Notizie e comunicati

3 Luglio 2018

Abolizione chiamata diretta: cade la norma simbolo della Buona Scuola

Logo-tuttoscuola111

29 December 2019

L’accordo siglato il 26 giugno 2018 tra il MIUR e i sindacati firmatari del contratto nazionale

L’accordo prevede che gli insegnanti che per l’a.s. 2018/19 hanno ottenuto il trasferimento su ambito territoriale, possano effettuare il passaggio da ambito a scuola senza passare attraverso la chiamata diretta dei presidi, ma sulla base dei punteggi utilizzati per i trasferimenti, ferme restando le precedenze di cui all’art. 13 del CCNL Mobilità. La procedura riguarderà, con le stesse modalità, anche i docenti che saranno assunti in ruolo a partire dal 1° settembre 2018.

L’accordo precisa che gli insegnanti, sia coloro che sono stati trasferiti per l’a.s. 2018/19, sia coloro che sono stati assunti o trasferiti in anni precedenti e hanno la titolarità su ambito territoriale, con contratto triennale, continuano a mantenere tale titolarità e non diventano titolari nella scuola di attuale servizio. La graduatoria interna di istituto comunque è unica e comprende sia i docenti titolari di scuola che i docenti titolari di ambito: l’individuazione del docente eventualmente soprannumerario avviene dunque sempre per punteggio, e non per titolarità.

L’unica differenza tra insegnanti titolari su scuola e titolari su ambito territoriale consiste nel fatto che il titolare di scuola rimarrà nella stessa, sino a quando non deciderà di chiedere il trasferimento o ci sarà contrazione d’organico, mentre chi è titolare su ambito avrà un incarico triennale che si rinnova allo scadere dei tre anni, posto che non cambi il PTOF della scuola, ossia le esigenze per le quali è stato richiesto il posto/cattedra.

L’accordo segna il ritorno allo status quo ante legge 107: saranno i docenti, sulla base del loro punteggio, a scegliere la scuola, e non i presidi delle scuole a ‘chiamarli’ sulla base delle esigenze e delle priorità delle scuole indicate nei PTOF. Secondo Giannelli, presidente dell’ANP, il ritorno a graduatorie e punteggi “crea danno all’utenza” ma “potrebbe fare comodo anche ai presidi che hanno un obbligo in meno”. Tanto è vero, si potrebbe aggiungere, che molti di essi non hanno effettuato alcuna chiamata.

Ma la caduta della norma simbolo della Buona Scuola renziana è davvero nell’interesse della scuola? Non tutti sono d’accordo, come mostriamo nella notizia successiva.

Fonte dell’articolo: Tuttoscuola.com



Abolizione chiamata diretta: cade la norma simbolo della Buona Scuola

Pubblicato da Redazione Tuttoscuola Anche per l’anno scolastico in corso, il Ministero dell’istruzione e del merito ha rinnovato l’offerta formativa didattica gratuita, ricca di possibilità di formazione sulla piattaforma per [...]

Pubblicato da Redazione Tuttoscuola Un evento promosso dalla Regione Marche per riflettere con le scuole del territorio sull’offerta, sui modelli e sugli strumenti di orientamento a disposizione degli studenti, condividere [...]

Pubblicato da Orazio Niceforo Girano da tempo sui social descrizioni di quanto avviene nei cosiddetti diplomifici, in particolare notizie sgradevoli sulle condizioni lavorative di docenti che lavorano presso alcuni istituti [...]

Pubblicato da Orazio Niceforo La dodicesima edizione di Expotraining, affermatasi nel tempo come la più importante fiera nazionale della formazione professionale, si svolgerà come sempre a Milano nel complesso di [...]

Pubblicato da Redazione Tuttoscuola Di Claudio Girelli Un anno scolastico che inizia è segnato da gesti e volti. Le riunioni collegiali, la programmazione, la preparazione di materiali, la scuola che [...]

Commenti

Nessun commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Salvataggio di un cookie con i miei dati (nome, email, sito web) per il prossimo commento

Ultimi articoli

NOTIZIE 30 Settembre 2023

L’affondo di Rosy Bindi: “Va rivalutata la funzione sociale degli insegnanti, sono stati erroneamente svalutati”

Share on Social Media x facebook pinterest email “La dispersione scolastica è classista: a scuola non vanno i figli di poveri, degli immigrati, quei ragazzi che hanno meno cultura in famiglia, che non respirano quel clima, ed è più alta negli istituti professionali, rispetto ai licei: l’Italia non può non porsi questo tema”.

NOTIZIE 30 Settembre 2023

Supplenze brevi e saltuarie, finanziati 55,6 milioni di euro. Dl Proroga Termini in Gazzetta Ufficiale

Share on Social Media x facebook pinterest email Supplenze brevi e saltuarie, finanziati 55,6 milioni di euro.

NOTIZIE 30 Settembre 2023

Studentessa aggredita dalle compagne per non aver fatto copiare i compiti. Il ds prima tentenna e poi annuncia provvedimenti

Share on Social Media x facebook pinterest email Studentessa aggredita dalle compagne per non aver fatto copiare i compiti.

NOTIZIE 30 Settembre 2023

Una talea della legalità arriva all’I.C. “A. Manzoni” di Alessandria della Rocca

Share on Social Media x facebook pinterest email Una talea della legalità arriva all’I.

torna all'inizio del contenuto