COMUNICATI

1 Giugno 2020

Avvio anno scolastico: sicuri di partire dall’1 settembre?

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29 December 2019

Le precisazioni apparse su di un articolo del Personale scuola

Il Comitato tecnico Scientifico detta le raccomandazioni da rispettare all’apertura delle scuola:

Organizzare “apposite esercitazioni per tutto il personale della scuola senza gli studenti”: fa pensare a una sorta di mobilitazione sanitaria prima dell’inizio della scuola. Ancora: è molto consigliato prevedere un’attività formativa specifica per gli alunni nella prima fase della ripresa, coinvolgendoli in campagne di informazione sia di carattere cartellonistico che in modalità telematica.

Tutto ciò si aggiunge alla rimodulazione e riorganizzazione della didattica e degli spazi e dei tempi della stessa, al recupero delle carenze individuali degli studenti, all’integrazione della didattica della classe (Piano di integrazione degli apprendimenti), oltre che ai consueti e complessi problemi legati alla mobilità e agli organici del personale docente e ATA nonché alle assunzioni. Se poi una parte consistente delle scuole paritarie dovesse chiudere per impossibilità di gestione, in assenza di cospicui finanziamenti, bisognerebbe confrontarsi con un afflusso straordinario degli alunni che le frequentavano.

Con questo coacervo di problemi, per di più diversissimi, sarà possibile fissare l’inizio dell’anno scolastico 2020/21 per il primo settembre? Non sarebbe più ragionevole spostarlo al 1° ottobre, ‘congelando’ l’attuale assetto del personale dirigente, docente di ruolo e non di ruolo fino a tale data?

I suddetti  interventi relativi al personale direttivo e docente permetterebbero di garantire la massima continuità didattica per la conclusione nel mese di settembre dell’anno scolastico 2019/2020 e per l’avvio, dal 1º ottobre,  del nuovo anno scolastico.

Ciò permetterebbe alle scuole, unitamente alle misure organizzative da  assumere  con riferimento ai diversi gradi scolastici, di effettuare gli  interventi di rinforzo/recupero degli apprendimenti, di chiusura delle valutazioni finali, di svolgimento dell’esame di maturità per i candidati privatisti. Moltissimi fattori concorrono a determinare la direzione suggerita pur convinti che assumere oggi la decisione di ripartire a settembre  è una cosa bella e utile ma bisogna essere pronti a riaprire.

Fare piani è una cosa bella, ma “scaricare a terra” le azioni, agire in pratica è quello che conta davvero e questo apre il tema della fattibilità delle azioni proposte entro il termine indicato. Non è con la frenesia del fare che si potranno risolvere i problemi davanti a noi connessi ad un regolare ed efficace inizio di anno scolastico. Non è sufficiente indicare a quale porto approdare (Apriamo a settembre) in quanto la vera scommessa è dotarci di ciò che serve per arrivarci. 

Avvio anno scolastico: sicuri di partire dall’1 settembre?

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