Da Tecnicadellascuola.it: Da Kierkegaard a Brancati, da Don Giovanni a Casanova: fenomenologia dell’infedeltà Pasquale Almirante
Pare che l’infedeltà nasca, secondo alcune indiscrezioni sentite qua e là, dalla eccessiva intelligenza e irrequietezza, mista alla voglia di fare, di cui certi spiriti liberi, o forse troppo prigionieri di se stessi, sarebbero dotati, per cui sfogherebbero questo irrefrenabile slancio, cercando altre donne gli uomini e altri uomini le donne.
Soeren Kierkegaard, che guardava le cose da un punto di vista maschile, dice invece che la sindrome del conquistatore, quella cioè del don Giovanni, colpisce gli uomini immaturi.
Il grande seduttore infatti non amerebbe una donna ma la donna come immagine simbolica e compiuta e dunque come archetipo della femminilità e della madre terra.
Ma ci sarebbero pure i seduttori dell’intelletto per i quali la donna è “l’oggetto di un vagheggiamento erotico che avvolge e turba questa tipologia di uomo senza che intervenga una eccessiva smania di possesso; e più è egli rifiutato dalla donna più si innamora e cerca disperatamente di conquistarla, perdendo per