La novità nell’emendamento Malpezzi alla Manovra. Graduatorie prorogate di un anno Salta il limite del 10% previsto dalla riforma Renzi
Potrebbe essere il granellino di sabbia che fa inceppare il nuovo meccanismo di reclutamento messo in piedi con la legge 107/2015. L’obiettivo della cosiddetta Buona scuola era quello di avere un sistema che consentisse di assumere in modo regolare e programmato tanti insegnanti quanti ne necessita la scuola sui posti disponibili. Senza più avere graduatorie infinite di precari che sopperiscono alle esigenze strutturali del sistema e che al tempo stesso aspirano alla stabilizzazione.
Il granellino è rappresentato da un emendamento alla legge di bilancio approvato alla camera, a prima firma Simona Malpezzi (pd), che fa saltare il limite del 10% di idonei ai concorsi ammessi a entrare nella relativa graduatoria e ad ambire a un posto a tempo indeterminato. La riforma del governo di Matteo Renzi aveva stabilito un discrimine tra vincitori di concorso e idonei. Ora, visto che alcune graduatorie di vincitori sono esaurite e ci sono assunzioni autorizzate che però non si possono fare, la decisione di ammettere nelle gm tutti coloro che hanno raggiunto il punteggio minimo complessivo previsto per le prove. Ma non solo. Tutte le graduatorie, sempre emendamento Malpezzi, vengono anche prorogate di un anno nella loro validità. Un modo, questo, anche per sanare gli errori di programmazione dei posti messi a bando, che soprattutto al Sud sono stati fagocitati a seguito delle operazioni di mobilità lasciando i vincitori di alcune classi di concorso a bocca asciutta.
In particolare, il comma 334-ter dell’articolo 1 dell’articolato è finalizzato a superare il limite massimo del 10% di idonei da inserire nelle graduatorie, per posti comuni della scuola secondaria di primo e secondo grado e per posti di sostegno per tutti gli ordini e gradi di scuola previsti come vacanti e disponibili nel triennio 2016/2017, 2017/2018, 2018/2019. Il limite è stato applicato per la prima volta per la formazione delle graduatorie dei concorsi banditi nel 2016 ai sensi dell’art. 1, co. 114, della legge n. 107/2015. Spiega l’ufficio studi della camera: «Nello specifico, dispone che le graduatorie dei concorsi relativi a tutti i gradi di istruzione e a tutte le tipologie di posto sono utili, fino al termine di validità, per le immissioni in ruolo di coloro che hanno raggiunto il punteggio minimo previsto dal bando, anche in deroga al suddetto limite percentuale, fermo restando il diritto all’immissione in ruolo per i vincitori del concorso».
Una previsione analoga era stata introdotta dall’art. 17, co. 2, del dlgs. 59/2017, che, nelle more dell’entrata in vigore del nuovo percorso triennale di formazione e tirocinio per l’accesso nei ruoli di docente nelle scuole secondarie, ha stabilito che i posti vacanti e disponibili per le superiori sono coperti annualmente, tra l’altro, mediante scorrimento delle graduatorie di merito dei concorsi banditi nel 2016, sino al termine di validità delle medesime, anche in deroga al limite percentuale del 10% degli idonei. Anche in questo caso il discrimine era quello del punteggio minimo previsto dal bando.
Una deroga a seguito della quale il ministero dell’istruzione, con la nota prot. n. 26145 dell’8 giugno 2017 ha invitato i direttori degli uffici scolastici regionali a provvedere alla pubblicazione di elenchi, graduati secondo il merito, di tutti i candidati che hanno raggiunto il punteggio minimo previsto dal bando. Ad analoga pubblicazione di elenchi graduati secondo il merito si dovrebbe pervenire, ora, per qualsiasi tipologia di assunzione di docenti.
Il comma 334-bis dell’articolo 1 invece dispone che le graduatorie relative ai tre concorsi banditi nel 2016 sono valide per un ulteriore anno rispetto a quanto previsto. Intanto partirà la selezione transitoria per i docenti già abilitati e dovrà essere avviato il percorso del nuovo sistema a regime di formazione e reclutamento. Sempre che non monti il pressing dei precari idonei perché le loro graduatorie siano esaurite anche con il via al nuovo reclutamento. Come del resto già avvenuto con i precari entrati nelle graduatorie a esaurimento.
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