Entro l’anno sarà bandita la selezione ad hoc per i precari di primaria e infanzia
di Marco Nobilio
Al via il concorso straordinario riservato ai candidati in possesso del diploma magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002 e che abbiano svolto due anni di servizio negli ultimi otto anni. Il decreto ministeriale, che costituisce presupposto per l’inizio delle procedure, ha ottenuto il via libera del Consiglio superiore della pubblica istruzione con un parere emesso il 9 ottobre scorso. Il documento contiene alcuni rilievi e proposte di modifica che il ministero dell’istruzione sta esaminando. L’intenzione sarebbe infatti di rivedere il decreto (anticipato da ItaliaOggi giovedì scorso), ove le modifiche saranno condivise. Perché il parere del Cspi, pur essendo obbligatorio, non è vincolante e vale solo a titolo consultivo. E poi il decreto potrà essere pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. Secondo rumors, al massimo entro una settimana sarà firmato dal ministro Marco Bussetti, così da poter chiudere la fase delle domande di partecipazione al massimo per dicembre e avere le graduatorie regionali dei vincitori prima della fine del corrente anno scolastico.
I concorsi si svolgeranno a livello regionale e ogni candidato potrà partecipare in una sola regione. La selezione sarà espletata per reclutare docenti di scuola dell’infanzia e primaria sia su posto comune che su posto di sostegno.
Potranno partecipare i candidati in possesso di laurea in scienze della formazione oppure di diploma magistrale se conseguito entro l’anno scolastico conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002. Per accedere alle selezioni per i posti di sostegno, i candidati, in aggiunta alla laurea o al diploma, dovranno anche essere in possesso del titolo di specializzazione sul sostegno. Il ministero ha deciso di ammettere al concorso anche i possessori di diploma sperimentale a indirizzo linguistico, conseguiti presso gli istituti magistrali, purché conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002.
La decisione è stata adottata per recepire la sentenza della sesta sezione del Consiglio di stato emessa il 19 dicembre 2016, n. 5388, e le altre simili, con le quali si afferma l’equiparazione tra il diploma magistrale e il diploma di maturità linguistica conseguito al termine dei percorsi quinquennali di sperimentazione attivati presso gli istituti magistrali. Ma su questa scelta si è appuntata una delle critiche mosse all’articolato dal Cspi.
Secondo il parlamentino dell’istruzione, l’estensione a questa categoria di candidati non sarebbe legittima in quanto la legge che ha istituito il concorso straordinario non prevede questo titolo tra quelli utili per l’ammissione al concorso stesso.
Oltre al possesso dei titoli di studio indicati, i candidati dovranno essere in grado di vantare almeno due anni di servizio specifico, rispettivamente sulla scuola dell’infanzia o primaria, anche non continuativo, sia su posto comune che di sostegno. Per essere considerato anno interno, il servizio dovrà essere stato prestato, anche frazionatamente, per almeno 180 giorni.
Se il servizio nell’anno di riferimento risulterà inferiore a 180 giorni, l’anno sarà considerato interno solo se sarà stato prestato ininterrottamente dal 1° febbraio fino al termine delle operazioni di scrutinio finale. In ogni caso, i due anni di servizio prescritti dovranno essere stati prestati negli ultimi 8 anni scolastici.
I candidati potranno presentare istanza di partecipazione, a pena di esclusione, in un’unica regione per una o più delle procedure concorsuali per le quali posseggano i requisiti. Ogni candidato, sempre se in possesso dei requisiti, potrà concorrere per più procedure concorsuali mediante la presentazione di un’unica istanza con l’indicazione delle procedure concorsuali cui intenderà partecipare.
Le domande dovranno essere presentate esclusivamente via web, utilizzando le apposite funzioni che saranno rese disponibili nel sistema informativo del ministero dell’istruzione.
Il termine per la presentazione dell’istanza di partecipazione al concorso sarà fissato alle ore 23,59 del trentesimo giorno successivo alla data iniziale indicata nel bando per la presentazione delle istanze.
La procedura concorsuale verterà sullo svolgimento di una prova orale di natura didattico-metodologica. Come anticipato da ItaliaOggi, la prova avrà una durata massima complessiva di 45 minuti e consisterà in una lezione simulata, che non potrà durare più di 30 minuti e sarà seguita da interlocuzioni con il candidato, da parte della commissione, sui contenuti della lezione e anche ai fini dell’accertamento della lingua straniera per un massimo di 15 minuti.
I programmi di riferimento dovrebbero essere quelli dell’allegato A del decreto ministeriale 95 del 2016. Ma il condizionale è d’obbligo perché la bozza di decreto fa riferimento a un non meglio specificato allegato A che, secondo il Cspi, non sarebbe rispondente al tipo di prova previsto nel concorso straordinario.
Per questo motivo l’emiciclo di viale Trastevere ha fatto rilevare che sarebbe necessario aggiungere un riferimento espresso al programma di cui all’Allegato A del decreto ministeriale 95 del 2016, limitatamente alle parti e per i contenuti riguardanti la scuola dell’infanzia e primaria.
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