Cinque Stelle: teorizzato, a suo tempo, il modello della democrazia diretta come alternativa a quella rappresentativa
Fu lo stesso Gianroberto Casaleggio, ispiratore e creatore, insieme a Beppe Grillo, del Movimento 5 Stelle, a teorizzare il modello della democrazia diretta come alternativa a quella rappresentativa. Si noti: democrazia diretta, non partecipativa o deliberativa, del tutto priva cioè dell’intermediazione di partiti o politici di professione, come Casaleggio senior specificò in numerose occasioni prima di morire nell’aprile 2016.
Ora il figlio Davide sembra intenzionato a sviluppare e rendere operativo quel modello, e l’opportunità gli è fornita dalle elezioni del 4 marzo, alle quali il M5S arriva sull’onda di un’abile campagna di marketing, culminata nella presentazione di una squadra di governo formata esclusivamente da tecnici e guidata da un unico capo politico, Luigi Di Maio, garante e interprete della ‘volontà generale’: un concetto presente nel pensiero di Jean Jacques Rousseau, al cui nome non a caso è intitolata la piattaforma informatica gestita dalla Casaleggio Associati.
Va ricordato peraltro che la Costituzione italiana, in nome della quale l’alta Corte ha dichiarato incostituzionali le leggi elettorati troppo spinte in senso maggioritario, non contempla alcuna forma di democrazia diretta, tranne che nel caso del referendum abrogativo (con alcune eccezioni), ed esclude il mandato imperativo, che invece il M5S vorrebbe introdurre in coerenza con una concezione monocratica e top down del potere politico. Un modello sconosciuto nei Paesi retti da ordinamenti liberal-democratici, fondati sulla dialettica tra una pluralità di soggetti politici e sociali e sul bilanciamento dei poteri.
Pubblicato da Redazione Tuttoscuola Oggi a Catanzaro, presso la Cittadella della Regione Calabria, il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha presentato l’Agenda Sud: un progetto del MIM rivolto… [...]
Pubblicato da Redazione Tuttoscuola Seconda prova maturità 2023: l’esame di Stato torna a essere quello che era prima della pandemia e i maturandi non stanno più nella pelle per l’agitazione. Siamo… [...]
Pubblicato da Redazione Tuttoscuola Nel corso del convegno “A cosa serve la scuola?”, organizzato nei giorni scorsi a Milano dal network di associazioni “Ditelo sui tetti”, il ministro dell’Istruzione e… [...]
Pubblicato da Italo Fiorin Il tema della valutazione degli apprendimenti e della qualità dell’offerta formativa ha assunto una rilevanza come mai ne ha avuta in passato. Il suo oggetto (“che… [...]
Pubblicato da Redazione Tuttoscuola La valutazione è solo una procedura a valle della didattica o è un processo utile a migliorare l’insegnamento e l’apprendimento? Rispondere a questa domanda richiede di… [...]
x Share on Social Media twitter facebook pinterest email Skip to content Carta del docente ai precari, ecco come fare per richiedere i soldi in caso di sentenza favorevole 9 June 2023 Sul sito Carta del docente un avviso che spiega come fare per richiedere i soldi spettanti a seguito di sentenza favorevole del giudice.
x Share on Social Media twitter facebook pinterest email Scuole superiori di 4 anni anziché 5 e accesso diretto agli Its, ecco il piano Valditara che rilancia gli istituti professionali in crisi 9 June 2023 Mettere nelle condizioni gli studenti di fare proprie conoscenze e competenze di tipo anche professionale per renderli pronti ad essere collocati nel mondo del lavoro: è questo l’obiettivo di fondo che ha convinto il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara a dare il via libera al liceo Made in Italy, dal quale usciranno giovani esperti di materie produttive, a potenziare i percorsi di Pcto, ma anche ad introdurre una globale riforma dell’istruzione professionale.
x Share on Social Media twitter facebook pinterest email In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne “mi piacerebbe portare le vittime o i parenti delle vittime a raccontare la loro vicenda nelle scuole.