Notizie e comunicati

18 Maggio 2018

La “Buona Scuola” di M5S e Lega: le proposte su cui riflettere

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29 December 2019

Ecco gli argomenti su cui riflettere

Per una migliore comprensione delle proposte sulla scuola contenute nel punto 27 del programma (“contratto”) concordato dal M5S con la Lega, abbiamo analizzato e riarticolato il testo in 17 diversi punti.

Mettiamo la tabella a disposizione dei lettori anche per facilitare il dibattito.  

  1. UNA VERA “BUONA SCUOLA”
Tagli pregressi La scuola italiana ha vissuto in questi anni momenti di grave difficoltà. Dopo le politiche dei tagli lineari e del risparmio, l’istruzione deve tornare al centro del nostro sistema Paese.
Per la formazione dei ragazzi partire dai docenti La buona qualità dell’insegnamento, fin dai primi anni, rappresenta una condizione indispensabile per la corretta formazione dei nostri ragazzi. La nostra scuola dovrà essere in grado di fornire gli strumenti adeguati per affrontare il futuro con fiducia. Per far ciò occorre pertanto ripartire innanzitutto dai nostri docenti.
Buona Scuola inadeguata In questi anni le riforme che hanno coinvolto il mondo della scuola si sono mostrate insufficienti e spesso inadeguate, come la c.d. “Buona Scuola”, ed è per questo che intendiamo superarle con urgenza per consentire un necessario cambio di rotta,
Classi pollaio, edilizia intervenendo sul fenomeno delle cd. “classi pollaio”, edilizia scolastica,
Graduatorie, maestre diplomate graduatorie e titoli per l’insegnamento. Particolare attenzione dovrà essere posta al problema delle maestre diplomate.
Personale scolastico per il funzionamento del sistema Una delle componenti essenziali per il corretto funzionamento del sistema di istruzione è rappresentata dal personale scolastico.
Precarietà eccessiva L’eccessiva precarizzazione e la continua frustrazione delle aspettative dei nostri insegnanti, rappresentano punti fondamentali da affrontare per un reale rilancio della nostra scuola.
Revisione transitoria sistema reclutamento Sarà necessario assicurare, pertanto, anche attraverso una fase transitoria, una revisione del sistema di reclutamento dei docenti, per garantire da un lato il superamento delle criticità che in questi anni hanno condotto ad un cronico precariato, dall’altro un efficace sistema di formazione.
Mobilità e continuità didattica Saranno introdotti nuovi strumenti che tengano conto del legame dei docenti con il loro territorio affrontando all’origine il problema dei trasferimenti (ormai a livelli record) che non consentono un’adeguata continuità didattica.
Superamento chiamata diretta Un altro dei fallimenti della c.d. “Buona Scuola” è stato determinato dalla possibilità della “chiamata diretta” dei docenti da parte del dirigente scolastico. Intendiamo pertanto superare questo strumento tanto inutile quanto dannoso.
Continuità sostegno ad alunno disabile per intero ciclo Una scuola che funzioni realmente ha bisogno di strumenti efficaci che assicurino e garantiscano l’inclusione per tutti gli alunni, con maggiore attenzione a coloro che presentano disabilità più o meno gravi, ai quali va garantito lo stesso insegnante per l’intero ciclo.
Riduzione dispersione scolastica Una scuola inclusiva è, inoltre, una scuola in grado di limitare la dispersione scolastica, che in alcune regioni raggiunge percentuali non più accettabili. A tutti gli studenti deve essere consentito l’accesso agli studi, nel rispetto del principio di uguaglianza di tutti i cittadini.
Aggiornamento insegnamenti per sviluppi culturali e scientifici La cultura rappresenta un mondo in continua evoluzione. È necessario che anche i nostri studenti rimangano sempre al passo con le evoluzioni culturali e scientifiche, per una formazione che rappresenti uno strumento essenziale ad affrontare con fiducia il domani.
Formazione continua dei docenti Per consentire tutto ciò garantiremo ai nostri docenti una formazione continua.
Formazione docenti su alunni disabili e DSA Intendiamo garantire la presenza all’interno delle nostre scuole di docenti preparati ai processi educativi e formativi specifici, assicurando loro la possibilità di implementare adeguate competenze nella gestione degli alunni con disabilità e difficoltà di apprendimento.
Inefficace funzionamento progetti alternanza scuola-lavoro La c.d. “Buona Scuola” ha ampliato in maniera considerevole le ore obbligatorie di alternanza scuola-lavoro. Tuttavia, quello che avrebbe dovuto rappresentare un efficace strumento di formazione dello studente si è presto trasformato in un sistema inefficace, con studenti impegnati in attività che nulla hanno a che fare con l’apprendimento.
Esigenza controllo attività alternanza scuola-lavoro Uno strumento così delicato che non preveda alcun controllo né sulla qualità delle attività svolte, né sull’attitudine che queste hanno con il ciclo di studi dello studente, non può che considerarsi dannoso.

Fonte del’articolo: Tuttoscuola.com



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Commenti

Rosetta Pepe

nel programma di Governo non compare mai la voce personale ATA è evidente che la scuola è solo dei docenti il personale ATA lavora per la gloria del Ministero

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