21 Maggio 2019
Le critiche e le elezioni frenano il ddl Bongiorno

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2 April 2019
Nel provvedimento i controlli biometrici
di Nicola Mondelli
L’approvazione definitiva da parte dell’Aula di Palazzo Madama del disegno di legge n. 920-B, voluto dal ministro della Funzione pubblica, Giulia Bongiorno, contenente interventi per la concretezza delle azioni delle pubbliche amministrazioni e la prevenzione dell’assenteismo, ritenuta in dirittura di arrivo, continua a subire rinvii dovuti non solo alla tenace opposizione soprattutto da parte del mondo della scuola e delle organizzazioni sindacali che contestano l’introduzione nelle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado di sistemi di verifica biometrica dell’identità e di videosorveglianza degli accessi (in sostituzione dei diversi sistemi di rilevazione automatica attualmente in uso), ma anche alle diverse pause dei lavori parlamentari non ultima quella prevista in occasione delle imminenti elezioni per il nuovo Parlamento europeo.
Stando al calendario dei lavori del Senato, l’esame in seconda lettura da parte dell’Aula di Palazzo Madama del disegno di legge n. 920-B, nel testo approvato dall’Aula di Montecitorio il 12 aprile 2019 che aveva apportato profonde modifiche al testo approvato in prima lettura dal Senato il 6 dicembre 2018, era previsto in una delle prime sedute del mese di maggio. Una previsione non rispettata a causa del ritardo del parere delle commissioni VII( Istruzione pubblica, beni culturali) e XI( lavoro pubblico e privato, previdenza sociale). Pervenuti nei giorni scorsi i pareri delle due commissioni entrambe favorevoli al testo approvato dall’Aula di Montecitorio il 12 aprile 2019 (respinti tutti gli emendamenti compresi quelli che proponevano di escludere i dirigenti scolastici e il personale Ata dal sottoporsi alla verifica biometrica dell’identità e di videosorveglianza degli accessi), l’esame nell’Aula di Palazzo Madama dovrebbe svolgersi nei giorni dal 28 al 30 maggio. Gli eventuali emendamenti dovranno essere presentati entro il 23 maggio. Il condizionale è d’obbligo dinanzi ad un iter parlamentare travagliato quale è stato fino ad oggi quello di un provvedimento legislativo che nelle intenzioni del ministro Bongiorno avrebbe dovuto in particolare combattere l’assenteismo considerato oltre i limiti soprattutto tra i pubblici dipendenti ivi compreso il personale della scuola. Una tesi questa respinta unitariamente e non senza ragione soprattutto dai dirigenti scolastici e dal personale amministrativo, tecnico e ausiliario.
da: Italiaoggi.it

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