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Boom di lodi alla maturità di quest’anno: 16.384, cioè 1.147 più dell’anno scorso, con incrementi distribuiti quasi a senso unico a favore delle regioni del Mezzogiorno (più 1.344) e, al contrario, decrementi per le regioni settentrionali (meno 279).

In Calabria i 1.149 neo-diplomati con lode sono il 6,2% dei 18.477 candidati interni alla maturità (istituti statali e paritari), in Puglia i 2.215 con lode sono il 5,9%, in Sicilia i 2.117 il 4,6%, in Campania le 3.011 lodi sono il 3,8% dei candidati presenti.

In Lombardia hanno conseguito la lode 1.053 studenti, l’1,4% dei candidati interni alla maturità, in Friuli Venezia-Giulia l’1,7%, in Veneto l’1,9%, in Piemonte il 2,0%, in Emilia-Romagna il 2,4%.

Le lodi sembrano rappresentare un’Italia di eccellenza spaccata in due, dove il maggior numero di diplomati super-bravi lo si può trovare nell’area meridionale del Paese, mentre altrove bisogna cercarli quasi con il lanternino.

Ma davvero questa rappresentazione corrisponde alla realtà? Oppure i professori degli istituti del Mezzogiorno – componenti dei consigli di classe e, in parte, membri delle commissioni d’esame – hanno largheggiato discrezionalmente nella valutazione dei loro studenti al di là del merito effettivo?

La verifica, attuata con parametri oggettivi applicati da nord a sud, viene dall’Invalsi, che da anni documenta, attraverso le rilevazioni sugli apprendimenti anche dell’ultimo anno delle superiori, i livelli di conoscenze e competenza raggiunti.

Nella particolare tabella degli studenti eccellenti dell’ultimo anno della secondaria di II grado, la situazione è nettamente capovolta rispetto al quadro delle lodi.

In Calabria e in Campania gli eccellenti sono soltanto il 5%, in Sicilia il 6%, in Puglia l’8%, in Basilicata il 9%; invece, all’opposto, in Friuli VG sono il 24%, in Lombardia il 22%, in Veneto il 21%, in Emilia R. il 18,5% e in Piemonte il 17,5%.

Se si esaminano anche i livelli conseguiti nelle rilevazioni degli apprendimenti di italiano e matematica, quasi sempre nel 5° livello delle eccellenze non sono presenti le regioni che hanno fatto incetta di lodi.

Come non pensare, quindi, che una buona parte di quelle 1.344 lodi assegnate nella maturità 2022 a diplomati meridionali non corrispondano alla effettiva competenza conseguita sul campo? E che abbiano, come diceva Collodi in Pinocchio, le gambe corte?

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