NOTIZIE

3 Settembre 2022

Prove parallele: utili o solo perdita di tempo? Lettera

Prove parallele: utili o solo perdita di tempo? Lettera

3 September 2022

Inviato da Giuseppe D’Angelo – Una delle attività scolastiche spesso criticate, non soltanto dagli alunni ma anche dai docenti che le somministrano, sono le prove intermedie per classi parallele. 

Le prove per classi parallele sono state inserite in moltissimi PTOF, con un effetto spesso negativo (molto simile ai quiz Invalsi) che ha spinto verso una competizione sterile tra docenti e, soprattutto, che non tiene conto delle effettive differenze presenti tra le singole classi e tra i diversi approcci didattici. Le finalità generali e specifiche dichiarate delle suddette prove sono sempre le stesse: 

1) il miglioramento dell’offerta formativa dell’Istituto;

2) la promozione di un confronto sulla didattica delle discipline e sulla valutazione; 

3)  l’offerta di pari opportunità formative agli studenti.

4) definire in modo più puntuale i contenuti irrinunciabili di ciascuna disciplina;

5) redigere griglie di valutazione comuni per le singole discipline e prove;

6) sperimentare modalità collegiali di lavoro.

Anche l’utenza critica con decisione tale attività scolastica di standardizzazione dei saperi!  In un articolo di [email protected] – il giornale web con gli studenti del 2018, a proposito di prove parallele, la redazione fa dire agli studenti: ”Noi studenti abbiamo manifestato contro lo svolgimento delle prove parallele che consideriamo solo un’ulteriore incombenza e del tutto inutile per il miglioramento delle nostre conoscenze e competenze”.

Appare evidente che qualcosa non funziona per quanto riguarda questa pratica scolastica. Si tratta infatti di una pratica odiata anche dagli stessi insegnanti, almeno da quelli che hanno capito che ciò che viene posto seriamente a rischio con tali procedimenti misurativi (e non solo con questi) è la reale formazione dello studente, cosa correlabile nettamente con la decurtata libertà di insegnamento del docente.

Uniformare i saperi non porta necessariamente a conseguire i 6 obiettivi sopra riportati. Anzi è indice di appiattimento formativo e di omologazione culturale che è un eufemismo per indicare una forma di “ignoranza di gregge”.

I nostri padri costituenti scrissero l’art. 33 della Costituzione (“L’arte e la scienza sono libere, e libero ne è l’insegnamento”), proprio perché avevano chiarissimo il ruolo decisivo che la scuola aveva avuto nella fascistizzazione della società italiana. Si resero conto che le menti omologate erano uno strumento di cui si serviva il potere politico per fini che certamente non si possono considerare nobili!

La presenza di una “personalità” culturale in insegnanti “liberi” si traduce in intelligenza critica e creativa nei giovani educandi. Perché allora perdere numerose ore di lezione per far fare delle inutili prove (spesso palesemente scopiazzate!) per scoprire, dopo la correzione, che la valutazione espressa non corrisponde affatto alle reali conoscenze e competenze dei ragazzi? Se dopo aver realizzato questo notevole sforzo didattico non si fa nulla per migliorare l’approccio didattico medesimo al fine di migliorare, ma realmente e non a “voti gonfiati”, la formazione dei nostri ragazzi che senso ha continuare a propinare ogni anno scolastico sempre gli stessi quiz?

Anche i libri di testo sono ormai praticamente tutti sovrapponibili. Il singolo docente 15-20 anni fa esprimeva la propria libertà di insegnamento scegliendo il manuale da adottare, ed i testi erano realmente diversificati per metodi e contenuti della materia di insegnamento.  Se nel nostro Paese l’insegnamento è ancora realmente libero (e lo deve essere perché previsto e tutelato dalla Costituzione) perché non si ritorna allo spirito dell’art. 33 e si lasca spazio rigenerativo all’espressione culturale del docente? È proprio il potersi esprimere culturalmente in maniera differenziale che stimola il processo emulativo nei discenti e sinergico – competitivo tra i docenti. Tale processo può solo portare benefici per i nostri educandi! Avrebbero dei veri modelli culturali da seguire.

Troverebbero più insegnanti motivati in grado di motivare loro stessi. Forse però questo approccio non piace a quella categoria di insegnanti (spero pochi) che percepiscono diversamente tale competizione, che rischia di disturbare il loro “quieto vivere” professionale. Bisogna comunque cercare di capire, non solo da parte degli insegnanti di Storia, che l’omologazione sociale e culturale non rende le persone libere ma schiave!

Prove parallele: utili o solo perdita di tempo? Lettera

Pubblicato da Redazione Tuttoscuola Con riferimento alle affermazioni del Presidente della Regione Emilia-Romagna Bonaccini e del Sindaco di Ravenna, nel ribadire quanto già chiarito dal Ministero con il comunicato del [...]

Pubblicato da Redazione Tuttoscuola Non ce lo nascondiamo: il rischio del PNRR Scuola 4.0 è quello di riempire le aule di attrezzature tecnologiche che restino inutilizzate o quasi. E neanche [...]

Pubblicato da Redazione Tuttoscuola Hai superato l’enorme scoglio del concorso e finalmente hai coronato il tuo sogno di diventare di ruolo? Complimenti!  Gli ostacoli però non sono finiti: ora è necessario non mollare [...]

Pubblicato da Redazione Tuttoscuola La riflessione sulla Dirigenza umanistica, costrutto ideato da Ottavio Fattorini insieme al gruppo “Dirigenti insieme” ed espresso nei principi dell’omonimo manifesto, parte dalla constatazione che il [...]

Pubblicato da Redazione Tuttoscuola Il Ministero dell’istruzione e del merito, su indicazione del Ministro Giuseppe Valditara, all’interno di una collaborazione istituzionale con il MEF, ha lavorato per fare sì che [...]

Commenti

Nessun commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Salvataggio di un cookie con i miei dati (nome, email, sito web) per il prossimo commento

Ultimi articoli

NOTIZIE 25 Settembre 2023

Sistema Nazionale di Valutazione, indicazioni per l’aggiornamento dei documenti strategici delle scuole [NOTA]

Share on Social Media x facebook pinterest email Sistema Nazionale di Valutazione, indicazioni per l’aggiornamento dei documenti strategici delle scuole [NOTA] 25 September 2023 Con nota del 25 settembre il Ministero ha fornito alcune indicazioni per l’aggiornamento annuale dei documenti strategici delle istituzioni scolastiche (Rapporto di autovalutazione, Piano di miglioramento, Piano triennale dell’offerta formativa).

NOTIZIE 25 Settembre 2023

Nuovo PEI 2023/24, ad un mese dalla scadenza della presentazione, cosa cambia? Tutte le info utili – DIRETTA ore 16,00

Share on Social Media x facebook pinterest email Annualmente il GLO (gruppo di lavoro operativo), entro il mese di ottobre, deve elaborare il PEI sulla base dei domini indicati nelle linee guida per la redazione della certificazione di disabilità in età evolutiva, quindi del profilo di funzionamento ai fini dell’inclusione scolastica del soggetto disabile.

NOTIZIE 25 Settembre 2023

Anniversario della nascita del Presidente Pertini: ecco per i giovani un esempio di impegno, sacrificio, passione politica, fermezza

Share on Social Media x facebook pinterest email Anniversario della nascita del Presidente Pertini: ecco per i giovani un esempio di impegno, sacrificio, passione politica, fermezza 25 September 2023 Oggi che tanti ragazzi appaiono disorientati, senza solidi punti di riferimento (in questo periodo vanno di moda… gli “influencer”), talvolta disillusi o apparentemente privi di ideali – anche se chiaramente non tutti, e ad esempio la lotta di molti di loro per la salvaguardia del Pianeta dimostra passione, impegno e… saggezza – e di interessi (se non per un uso a volte eccessivo e persino “irrefrenabile” dei “social” e del cellulare che rischia di determinare “dipendenza”) una figura come quella di Sandro Pertini andrebbe segnalata come esempio, al di là delle eventuali appartenenze politiche, se non altro per il suo impegno sociale e civico, per la sua schiettezza, per il suo rigore morale, per non essersi, da politico e nei ruoli istituzionali ricoperti nell’Italia repubblicana, mai sottomesso ai “poteri forti”, nel rispetto della Costituzione.

NOTIZIE 25 Settembre 2023

Educazione motoria alla primaria, la storia controversa delle supplenze

Share on Social Media x facebook pinterest email Educazione motoria alla primaria, la storia controversa delle supplenze 25 September 2023 Sono un ex docente di scienze motorie e sportive, ora in pensione.

torna all'inizio del contenuto