19 Luglio 2019
Pubblicato il decreto del concorso infanzia e primaria
Bussetti: “A breve pubblicheremo il bando”
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri con l’autorizzazione del MIUR all’avvio delle procedure di reclutamento dei docenti: 16.959 posti per la scuola dell’infanzia e primaria. Di questi 10.624 per l’anno scolastico 2020/2021 e 6.335 per l’anno scolastico 2021/2022.
Nel decreto infatti si legge che “Il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca è autorizzato, ai sensi dell’art. 35, comma 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ad avviare, per il biennio scolastico 2020/2022, procedure concorsuali per il reclutamento, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, di 16.959 posti di personale docente della scuola dell’infanzia e primaria, di cui 10.624 per l’anno scolastico 2020/2021 e 6.335 per l’anno scolastico 2021/2022. Ai fini delle assunzioni del personale di cui al comma 1 restano ferme le procedure di autorizzazione previste dall’art. 39, commi 3 e 3-bis, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, nell’ambito dei posti effettivamente vacanti e disponibili. Il presente decreto, previa registrazione da parte della Corte dei conti, sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana“.
“Autorizzato il reclutamento di 16.959 nuovi insegnanti per le scuole dell’infanzia e primaria. A breve pubblicheremo il bando. Il nostro impegno continua, il nostro lavoro per la scuola non si ferma!”. Così commenta il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, utilizzando su Facebook l’hashtag #dalleparoleaifatti.
Tra poco quindi avremo il bando concorso infanzia e primaria. Ma quando? “Via libera a concorsi per 16.959 posti di personale docente della scuola dell’infanzia e primaria, di cui 10.624 per l’anno scolastico 2020/2021 e 6.335 per l’anno scolastico 2021/2022”. Poche ore prima delle votazioni europee del 26 maggio scorso, il ministro per la Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno, comunicava di avere firmato, per la parte di sua competenza, il decreto interministeriale del concorso ordinario di infanzia e primaria. Nelle stesse ore il ministro Bussetti le faceva eco dalla Sicilia, annunciando il bando entro qualche settimana per colmare anche i vuoti dei posti di sostegno nei due settori. A elezioni concluse lo stesso ministro comunicava che entro l’estate sarebbe uscito il bando. E anche in queste ultime ore Viale Trastevere sembra far intendere che la pubblicazione del bando concorso scuola 2019 infanzia e primaria dovrebbe avvenire a breve. Ma dagli annunci preelettorali sono trascorsi quasi due mesi, un tempo più che sufficiente per ottenere il concerto del MEF, cioè l’autorizzazione a bandire il concorso scuola 2019, assicurando la copertura dei posti previsti dal bando. Senza l’ok del ministro Tria, il concorso scuola per quei 17 mila posti e per gli altri 50 mila annunciati dal ministro Bussetti non può partire.
Ma il ministro dell’Economia e Finanze, Giovanni Tria, in questi giorni ha ben altro a cui pensare e, per uscire dal capestro dell’Unione Europea, è sicuramente alla ricerca di risparmi e di tagli, anziché di nuovi impegni di spesa.
Potrebbe essere questa la ragione vera del ritardo di pubblicazione del bando che trascinerebbe nelle spese altri 17 mila posti per il parallelo reclutamento (50%) degli iscritti alle graduatorie ad esaurimento.
I concorsi costano e di questi tempi di problematiche finanziarie quel costo potrebbe diventare un lusso per le esauste casse statali.

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