Politica scolastica

29 Dicembre 2019

Scuola paritaria ed equità sociale. Cardinale Bassetti (CEI): manca una ‘vera parità’

Lo scorso 14 novembre si è svolto a Roma, con il patrocinio del Senato e della Conferenza Episcopale Italiana (CEI),l’atteso seminario promosso da Usmi e Cism, associazioni che rappresentano numerose congregazioni religiose impegnate in campo educativo. All’ordine del giorno la crisi delle scuole paritarie, dovuta essenzialmente a difficoltà economiche.

Ma il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della CEI, ospite d’onore del seminario, nel suo intervento non ha usato toni estremi, da ultima spiaggia. Anzi, ha osservato che anche se “negli ultimi 10 anni hanno chiuso mille istituti non dobbiamo indurci a considerazioni pessimistiche. Ci sono anche tante realtà in cui le scuole aprono per dare risposta alla domanda di educazione cristiana che le famiglie desiderano per i propri figli”. 

Non si tratta di chiedere “privilegi o scorciatoie”, ha proseguito il cardinale, ma di assicurare ai genitori “la piena libertà di scelta in campo educativo” che la legge 62/2000 sulla parità non è riuscita finora a garantire, come aveva in precedenza sostenuto anche la presidente del Senato, Alberti Casellati, nell’intervento di apertura dell’incontro romano, secondo la quale “Dare agli studenti e ai genitori la possibilità di scegliere tra una buona scuola pubblica statale e una buona scuola pubblica paritaria, favorirebbe una proficua, leale e necessaria concorrenza tra gli istituti scolastici” e significherebbe “sostenere una crescita equa di tutto il Paese, basata sul merito, sulle capacità, sull’impegno e sulla passione”.

Altri interventi hanno posto l’accento sull’iniquità di un sistema che consente solo ai ricchi di scegliere “mentre il povero obtorto collo deve accontentarsi” (padre Luigi Gaetani, presidente nazionale della Cism – Conferenza Italiana Superiori Maggiori) e che pur essendo “ugualitario sulla carta” incrementa le differenze tra gli studenti (don Roberto Dal Molin).

Una proposta operativa è stata avanzata da suor Anna Monia Alfieri, delegata dell’Usmi (Unione delle Superiori Maggiori d’Italia) nel Consiglio nazionale della scuola cattolica (Cnsc), che ha sostenuto anche in questa sede l’introduzione del “costo standard di sostenibilità, che coinvolga l’intero sistema scolastico e riconosca ogni singolo alunno titolare di un buono, garantendo davvero la libertà di scelta dei genitori”.

Il cardinale Bassetti non ha però voluto presentare questa proposta in termini ultimativi, e si è limitato a chiedere al ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, di parlarne, aprendo un tavolo di confronto o dando seguito a quello già istituito dall’ex ministra Valeria Fedeli ma mai convocato. Il problema resta politicamente complesso, e il presidente della CEI mostra di esserne consapevole.

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