20 Aprile 2019
Sindacati convocati martedì 23 aprile a Palazzo Chigi
Gissi: vediamo se arrivano risposte concrete
“La convocazione dei sindacati del comparto istruzione e ricerca alla Presidenza del Consiglio dei Ministri è un fatto importante, che consente di portare al massimo livello il confronto sulle questioni oggetto della nostra mobilitazione e dello sciopero proclamato per il 17 maggio. Mi auguro che in quella sede possano venire risposte concrete alle nostre richieste, diversamente da quanto fin qui avvenuto”. Così la segretaria generale della Federazione CISL Scuola, Università e Ricerca, Maddalena Gissi, commenta la convocazione di un incontro a Palazzo Chigi per martedì 23 aprile giunta in queste ore ai sindacati del comparto.
“Segnali contrastanti sono venuti dall’ultimo Consiglio dei Ministri – avverte la Gissi – C’è una risoluzione nella quale si accenna a investimenti in capitale umano, si tratta di capire se e quanto possa servire ad aprire spazi reali per un contratto che intervenga in modo significativo sugli stipendi del personale, nettamente inferiori alla media europea e in coda anche nelle classifiche del lavoro pubblico in Italia; le buone intenzioni non bastano, occorre declinarle, anche attraverso le responsabilità del dicastero dell’economia, in precisi e verificabili impegni. Ma è stato anche rilanciato dalle forze di maggioranza, e non è certo un bel segnale, l’obiettivo di un’autonomia differenziata che ci vede, per quanto riguarda il sistema di istruzione, in netto dissenso. Per noi il carattere nazionale e unitario del sistema va salvaguardato pienamente, una posizione che raccoglie in ogni parte d’Italia un consenso sempre più ampio e diffuso”.
Rinnovo del contratto e autonomia differenziata sono senz’altro i temi sui quali è decisivo l’atteggiamento del Governo nel suo complesso. Altrettanto si può dire per la stabilizzazione del lavoro precario, con interventi straordinari ma soprattutto con un diverso segno delle politiche sul reclutamento in tutti i settori del comparto.
“Su altre questioni – conclude la Gissi – basterebbe un minimo di disponibilità ad agire utilizzando gli spazi di gestione del contratto, a partire dalla riattivazione della mobilità professionale del personale ATA e dalle garanzie di copertura del FUN per la dirigenza. Vedremo se il Governo saprà fare i passi necessari per dare senso e prospettive al confronto. Noi ci siamo, ma restano al momento tutte confermate le azioni di mobilitazione e di lotta decise con le altre organizzazioni sindacali”.
L’appuntamento a Palazzo Chigi è per martedì prosssimo alle 20, a incontrare i sindacati saranno il premier Conte e il ministro Bussetti.
da CISL Scuola

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